CONVERGENZA E PROBLEMI POSTURALI
La convergenza oculare è il movimento che compiono gli assi visivi quando si passa da una visione da lontano ad una da vicino. È un fenomeno complesso che permette di fissare correttamente un oggetto che si avvicina agli occhi. La convergenza oculare è la combinazione di tre diversi meccanismi: fusione, accomodazione e convergenza tonica.
Gli occhi sono importanti recettori per mantenere una postura eretta corretta. Se gli occhi non convergono bene possono causare: traumi cervicali, distorsioni cervicali, ipertensione endocranica da convulsioni, sindrome meningea, ictus cerebrovascolari, epilessie,fratture del rachide,sofferenze fetali. Spesso, il sistema visivo reagisce a un problema di convergenza sopprimendo l’immagine proveniente da uno dei due occhi, se così non fosse si vedrebbero gli oggetti doppi (diplopia). Questo comporta la perdita della visione stereoscopica (ovvero della profondità).
I difetti di convergenza sono tra le prime cause di emicrania, soprattutto serale, di instabilità d’equilibrio, di caduta, di chinetosi, di diplopia, distorsione di caviglia, difficoltà di concentrazione nella lettura, di mal destrezza, infortuni frequenti.
Si parla di ortoforia, quando gli occhi hanno le linee visive perfettamente parallele. Le eteroforie sono invece delle deviazioni degli occhi non manifeste. Ce ne sono di vario tipo.
ESOFORIA: gli occhi tendono a iperconvergere, cioè a volgersi l’uno verso l’altro. Questo accade frequentemente nei casi di ipermetropia non corretta o di miopia elevata. L’eccesso di convergenza può causare l’insorgenza o l’aggravamento della miopia. Il soggetto tende ad assumere una postura “chiusa” con scapole in avanti e verso il basso.
EXOFORIA: gli occhi tendono a deviare verso l’esterno. Il soggetto tende ad aprire molto le scapole.
IPERFORIA: gli occhi tendono a deviare in alto
IPOFORIA: gli occhi tendono a deviare in basso
Segni di una disfunzione visiva causa: spalla più alta e retro posta, testa inclinata da un lato, rotazione del capo, mal destrezza, cefalee frequenti, perdita d’equilibrio, cervicalgia, stanchezza visiva, visione doppia, chinetosi, difficoltà di concentrazioni nella lettura, infortuni frequenti durante lo sport.
Per individuare una problematica di convergenza la semplice misurazione della vista non basta. E’ necessaria una valutazione optometrica funzionale e nel caso non bastasse l’occhiale, un programma di rieducazione visiva optometrica per la risoluzione del problema. Spesso è utile associare anche trattamenti osteopatici.
Dott.ssa Serena Milo - Ottico optometrista